Diocesi di Parma

Profili di preti: don Renato Medici

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri.

DON RENATO MEDICI
8 aprile 1926 – 11 luglio 2008

DonRenatoMediciDon Renato era un prete all’antica, è vero. E con questo? Era comunque fedele alla sua missione di parroco, cominciando da Agna nel cornigliese, poi a Casale e infine a Mamiano dove lui ha “regnato” a cominciare dal 1968. Ricordo ancora con simpatia e ammirazione le sue doti oratorie fin dal Seminario e quando lo chiamavo a Ognissanti a parlare agli uomini. Proprio un bel tipo di prete che ha sempre rallegrato chi lo ha avvicinato.

- nato a Pieve di Cusignano l'8 aprile 1926
- ordinato presbitero il 29 giugno 1951
- parroco ad Agna dal 1951 al 1957
- parroco a Casale dal 1957 al 1968
- parroco a Mamiano dal 1968
- amministratore parr.le di Castione Baratti dal 1986 al 1999
- amministratore parr.le di Bannone dal 1988 al 2000
- ospitato a Villa S. Ilario il 9 agosto 2006
- deceduto a Villa S. Ilario l'11 luglio 2008

Venerdì 11 luglio 2008, qui a Villa S. Ilario, al pranzo di mezzogiorno, don Renato si era alzato per primo da tavola, dicendo come al solito: "Vado a portare a letto il mio prete". Chissà perchè, ma questa volta l'avevo fissato in modo particolare e con infinita simpatia mentre usciva dalla sala da pranzo con il suo passo caratteristico. Subito dopo è mancato improvvisamente.

Don Renato ha rallegrato per due anni la nostra vita comunitaria. Aveva perso la memoria, è vero, ma non il lume della ragione. Era brillante, spiritoso e sempre sorridente: tutti ingredienti giusti per farsi voler bene da tutti. Era ricco di fede e impegnato a sgranare più rosari ogni giorno. E cantava! Cantava forte con la sua bella voce tutti i canti durante la concelebrazione quotidiana in Cappella.

Adesso in Paradiso ha ricuperato la memoria: potrà passare in rassegna le tante cose buone che ha compiuto nella sua vita da prete e si ricorderà di noi, suoi compagni e confratelli a Villa S. Ilario.
Si ricorderà del suo immancabile giro mattutino alla rete metallica di confine con il prato, dei rosari recitati da solo dopo la colazione, della Messa, delle briscole con gli amici che lui andava a sollecitare per formare il "numero legale", del rosario comunitario al pomeriggio. Si ricorderà con gioioso stupore del prete che lui, come diceva di se stesso, "portava a letto" dopo il pranzo e alla sera dopo la cena. Si ricorderà di alcune sue frasi ricorrenti: "Eh, balosso!" - "Ti saluto come se fossi un galantuomo" - al celebrante prima della Messa: "Mi raccomando, sii breve ed arguto".

Il suo funerale a Mamiano lunedì 14 luglio è stato una dimostrazione  straordinaria e commovente di affetto da parte dei suoi parrocchiani. La solenne Eucaristia è stata presieduta dal Vescovo Enrico e concelebrata da circa 80 confratelli. Già, i confratelli! Che festa, quando qualcuno si ricordava finalmente di venirlo a trovare!
E che gioia per don Renato averli visti così numerosi nella sua Chiesa al suo commiato dalla vita terrena!

(tratto da “I miei preti..... I nostri preti”, di don Domenico Magri - Grafica Langhiranese - 2008)

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