Diocesi di Parma

Profili di preti: don Erminio Lambertini

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri.

DON ERMINIO LAMBERTINI
26 giugno 1911- 8 ottobre 1970

DonErminioLambertini

"al prét di capanòn"
Presento don Lambertini visto solo dalla parte di Ognissanti-S. Maria del Rosario, perchè non ho conoscenze adeguate sulla sua storia tutta particolare, con tanti risvolti umani e pastorali. D’altra parte l’essere stato parroco della comunità parrocchiale di Ognissanti-S.Maria del Rosario mi ha fatto capire qualcosa di importante e significativo su don Lambertini: Ognissanti-S.Maria del Rosario è stata la comunità che ha”ereditato” gli amici di don Lambertini i “Capanòn” venuti dalla Navetta e dal Cornocchio. Una bella storia da raccontare!
 

-Nato a Carignano il 26 giugno 1911
-Ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1934
-Cappellano a Sala Baganza nel 1934
-Adetto ai "Capannoni" del Cornocchio e della Navetta nel 1940
-Parroco al S. Spirito in Santa Teresa nel 1940
-Cappellano dell'Ospedale Psichiatrico di Colorno nel 1959
-Deceduto a Colorno il giorno 8 ottobre 1970

 

Un interessante numero unico su don Erminio Lambertini, appena uscito in occasione del centesimo anniversario della sua nascita, mi suggerisce alcuni ricordi che lo legano, direttamente o indirettamente, alla Parrocchia di Ognissanti-Santa Maria del Rosario.

Don Lambertini era parroco di S. Teresa in Borgo Tanzi, dove poi è stato costruito l'edificio dell'Anagrafe comunale, e si era salvato per miracolo nel bombardamento che aveva distrutto la sua Chiesa il 25 aprile 1944.

Ebbene, la nuova Chiesa di S. Maria del Rosario in Via Isola è stata costruita (1959-1961) con i contributi avuti con la legge sui danni di guerra per la Chiesa di S. Teresa: così doveva chiamarsi la nuova Chiesa. Infatti, per l'approvazione e il finanziamento del Ministero competente, il progetto dell'architetto Luigi Sassi era intestato a S.Teresa. E' stato poi chiesto e ottenuto di chiamarla S. Maria del Rosario.

Poco dopo il mio arrivo come parroco di Ognissanti (1958) quando la Chiesa nuova non era ancora stata costruita, sono arrivate dalla Navetta e dal Cornocchio le famiglie che hanno riempito i due nuovi edifici popolari di Via Colla e Via Taro nel quartiere Baganza. Una parte di queste famiglie era stata letteralmente sradicata, durante il regime fascista, dal vecchio e "mitico" Borgo Carra (ora Via Gorizia e dintorni), classico "territorio" di Ognissanti, ed ora le stesse famiglie ritornavano ad abitare nella stessa Parrocchia, seppure più distanti dalla Chiesa. Una volta abbandonate forzatamente in Borgo Carra le vecchie case fatiscenti, ma a loro tanto care, queste famiglie lasciavano una preziosa eredità spirituale alla Parrocchia di Ognissanti: la piccola "Madonna di Borgo Carra" tolta dal muro di una casa in demolizione e ora custodita e onorata devotamente nella Chiesa.

Erano tante le famiglie che venivano dai capannoni della Navetta e del Cornocchio dove erano state sistemate a suo tempo. I capannoni erano abitazioni da considerare poco più che baracche, e così anche alle persone che vi abitavano era stato "appioppato" il titolo poco elegante e alquanto dispregiativo di "capannoni".

Si trattava di famiglie povere, arrivate in Via Taro e in Via Colla con tanti problemi connessi: si sono aggiunte alle famiglie con le stesse caratteristiche, che da sempre riempivano il cosidetto Palazzone in Via Baganza n.1.

Come comunità cristiana ci siamo attivati subito per aiutare queste nuove famiglie, che avevano ben presto imparato l'indirizzo della Parrocchia per chiedere assistenza. Naturalmente nello stesso tempo abbiamo pensato alla loro cura pastorale, oltre alla cura pastorale delle altre famiglie dello stesso quartiere. Abbiamo subito preso in affitto per il catechismo e la Messa festiva un garage, piccolo piccolo. Ma Gesù Eucaristia vi si trovava certamente a suo agio! Poi siamo traslocati in un seminterrato più spazioso. E' venuto a celebrare anche il vescovo mons. Colli: dopo la Messa, superando una certa apprensione per il tipo di ambiente umano da affrontare, aveva camminato sotto le finestre del palazzo di via Colla e si era visibilmente commosso per le voci esultanti e quasi gridate di accoglienza delle persone, stupite di vedere il vescovo tutto vestito di rosso venuto lì apposta per loro: un evento forse mai successo quando per anni abitavano alla Navetta e al Cornocchio!

Per il catechismo e soprattutto per la Messa della domenica c'era il prezioso servizio di accompagnamento dei ragazzi, garantito dagli studenti della FUCI. (Grazie, carissimi amici di quei giorni lieti: eravate così giovani e disponibili a "perdere" la vostra domenica mattina per i ragazzi, forse un po' troppo vivaci, ma inguaribilmente simpatici. Non vi dimentico e ho ancora qualche nome preciso dentro il mio cuore).

Nel frattempo era stata costruita la Chiesa di S. Maria del Rosario in Via Isola e accanto alla antica e gloriosa Conferenza di S. Vincenzo era nata la Caritas con l'entusiasmo delle cose nuove. Ci eravamo organizzati per aiutare queste famiglie del quartiere Baganza che, oltre ad essere visitate a domicilio quando occorreva, avevano un appuntamento fisso con noi ogni martedì in via Isola. C'era la fila, e a coordinare tutta l'assistenza c'era una signora meravigliosa, ora avanti negli anni, ma sempre in perfetta forma: Laila Ferretti Castagnoli. E' un nome da tenere presente: non sarà mai ricordata e ammirata abbastanza per quello che ha fatto con la sua fede e il suo amore ai bisognosi.

A proposito del quartiere Baganza, non posso non citare l'impegno profuso dai cappellani di Ognissanti del tempo: don Luigi Maggiali, don James Schianchi, don Giuseppe Montali e soprattutto don Sergio Sacchi, che è stato il pioniere pastorale e della carità evangelica fra la gente trasferita lì dal Cornocchio e dalla Navetta. Si può ben dire che don Sergio è stato il vero successore di don Lambertini nel quartiere Baganza!

E don Lambertini ha avuto almeno un contatto diretto con Ognissanti-S.Maria del Rosario? Sì, certo. Nel 1961 abbiamo pensato di tenere una Missione popolare nel quartiere Baganza: e a chi ci siamo rivolti? Naturalmente a don Lambertini, che aveva seguito per decenni con un amore indescrivibile la gente dei capannoni della Navetta e del Cornocchio. Per lui è stato come un ritorno a casa. La Missione è riuscita bene sul piano strettamente religioso, ma anche e soprattutto sul piano dei valori cristiani e umani, che lui ha saputo presentare con efficacia, con un linguaggio già collaudato per questi suoi amici di vecchia data. Questo prete povero, umile, schietto e dal cuore grande come il mare, che parlava in maniera accorata e ricca di sentimenti, ha saputo far vibrare e commuovere il cuore dei suoi amati "ex-capannoni". E per lui è stato un trionfo!

PS. Nel 1968 il vescovo mons. Pasini ha eretto canonicamente la nuova parrocchia di S. Pellegrino, comprendente il quartiere Baganza e a sud il confinante quartiere Farnese, affidandola al compianto don Giuseppe Tanzi, con il compito di costruire la Chiesa. Ma qui incomincia un'altra storia: anche questa una storia meravigliosa! 

(tratto da “Vescovipretisuoreamici”, di don Domenico Magri - Editrice Likecube - 2012)

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