Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri e fino al settembre 2018, poi, come in questa pagina, da don Stefano Rosati.
Festa di San Giovanni, Apostolo ed Evangelista
«Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette» (Gv 20,8)
Nella notte è entrato nel Santuario del cielo
MONS. RENATO MORI
(14 marzo 1930 - 27 dicembre 2024)
assistente ecclesiastico onorario dell’UNITALSI
già prevosto del Corpus Domini
Nato il 14.03.1930 a Sanguigna di Colorno “in domo n. 11” (all’inizio della strada che dal centro del paese va verso la fornace), figlio di Bonfiglio e di Ernesta Dall’Aglio, viene battezzato il 25.03.1930 e cresimato il 18.10.1937 sempre a Sanguigna. Entrato nel Seminario di Parma in prima media, viene ordinato presbitero in Cattedrale dal vescovo Evasio Colli il 21.06.1953. Erano in 8 (di cui 1 gli sopravvive).
Subito viene inviato come vicario parrocchiale ad Ognissanti in città (1953-56) alla “scuola” di mons. Giacomo Antolini (1915-1983), figura chiave del post-Concilio a Parma come delegato per l’Apostolato dei laici (1967-80) e vicario per il coordinamento delle attività pastorali (1972-83).
Successivamente è nominato parroco sulle colline di Langhirano (Tordenaso: 1956-67) e poi di Medesano (S. Andrea Bagni: 1967-71). Quindi torna in città come parroco di S. Cristina e S. Maria Maddalena (1971-77).
Avendo a suo tempo conseguita, fatto questo inusuale per quegli anni, la maturità classica, si laurea in teologia presso la Facoltà teologica di Venegono (Milano) il 27.03.1977, per poi divenire nel 1979 dottore effettivo dell’Almo Collegio teologico. Spesso a tavola in Seminario, opportunamente imbeccato, raccontava dei suoi insegnanti milanesi, conservando un ricordo molto vivo e pieno di ammirazione soprattutto di mons. Giacomo Biffi (1928-2015).
Dopo i 28 anni del parroco-costruttore mons. Pietro Boraschi (1949-1977), il 23.10.1977 fa il suo ingresso nella parrocchia cittadina del Corpus Domini, dove resta ben 32 anni. Difficile riassumere la sua generosa azione pastorale; più facile rammentare i lavori alla chiesa in muratura, in particolare la costruzione delle due cantorie a fianco dell’altare per il nuovo organo, inaugurato il 31 ottobre 1981 dal M° Pio Benedetto Nocilli. Composto di due manuali con 17 registri reali per un complesso di 1359 canne, è stato costruito dalla ditta La Frescobalda di Varsi. D. Renato ne era orgoglioso ed anche a me è capitato più di una volta di entrare in chiesa e trovarlo intento a suonarlo… come organista non professionista, ma appassionato e competente!
Il 18.10.2009 ha luogo il suo trasferimento al servizio del Duomo come canonico della Cattedrale, risiedendo in Seminario Maggiore in quello che era stato per decenni l’appartamento di mons. Argo Cavazzini (1920-2006). Fino al 2017, quando è stato accolto a Villa Sant’Ilario a Porporano, dove è stato amorevolmente assistito dal personale e dalle suore fino alla morte.
Già vicario pastorale della Zona di Parma Centro (1971-77), negli anni del Corpus lo è della Zona di Parma Nuova Periferia (1979-1997).
Cappellano della Basilica di Lourdes, per ben 46 anni (1970-2016) è stato assistente della Sottosezione di Parma dell’UNITALSI (=Unione nazionale italiana per il trasporto degli ammalati a Lourdes e Santuari italiani), di cui è stato nominato Assistente onorario ad vitam.
Ripeteva con orgoglio il totale dei suoi pellegrinaggi a Lourdes ed a Nevers ed è stato felice quando, già infermo, adeguatamente assistito ed accompagnato da un seminarista, nell’estate del 2014 è riuscito a compiere l’ultimo pellegrinaggio.
Un’ultima menzione non può non andare a ai suoi cari nipoti, Alessandro e Massimo, figli dell’amata sorella Palmira, che, fin dai tempi di Tordenaso gli sono sempre stati vicini ed affezionati: a loro in questo momento di doloroso distacco anche il mio personale abbraccio di fede e di amicizia.
Maria, Vergine immacolata, che tu, D. Renato, tante volte hai pregato in quel di Lourdes e che stanotte era al tuo fianco nell’ora della tua morte: Lei, a cui ti ho ancora una volta raccomandato, quando la mattina di Natale sono passato a darti l’ultimo saluto e l’ultima benedizione, ora ti introduca nella gloria di San Giovanni, Apostolo ed Evangelista e di tutti i Santi!
Parma, 27 dicembre 2024
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