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Profili di preti: mons. Paolo Ghezzi

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri.

MONS. PAOLO GHEZZI
30 marzo 1920 - 9 dicembre 2010

MonsPaoloGhezzi

Qui di seguito c'è la rievocazione commossa di don Paolo Ghezzi da parte del "discepolo" don Lugi Valentini, che a don Paolo deve tanto. E lo sa scrivere molto bene! Io desidero solo premettere che don Paolo anche per me è stato un grande amico e un esempio straordinario di fede e di sapienza pastorale. Intanto faceva parte del gruppo dei parroci fondatori di Chiese: ha fatto sorgere la Chiesa di Maria Immacolata. Vorrei inoltre ricordare che subito dopo il Concilio ha avuto dal Consiglio Presbiterale il compito di "disegnare" per la prima volta la Diocesi con le nuove Zone pastorali. Una sistemazione che è rimasta tale praticamente fino ad ora con il Nuovo Assetto Diocesano in via di attuazione. Per Villa S. Ilario, dove è rimasto per alcuni anni è stato un vero dono di Dio.
Alla fine è stato necessario il suo ricovero all'Ospedale e alla Casa di Cura: la sua sofferenza è stata grande. Io non posso dimenticare il sorriso che mi regalava dal suo letto di dolore ogni volta che lo andavo a visitare. E non posso dimenticare il bel sorriso con il quale, quando era a S. Ilario, mi annunciava ogni volta che stavano per venirlo a prendere per trascorrere una giornata nella sua Betania, della quale era considerato il padre nobile, accanto a don Luigi e in mezzo ai ragazzi che lo aspettavano per fargli festa.

- nato a Colorno il 30 marzo 1920
- ordinazione sacerdotale il 3 giugno 1944 a Mezzano Rondani
- cappellano a Noceto nel 1944
- adiutore a Coltaro nel 1947 e poi parroco nel 1953
- parroco a Maria Immacolata dal 1969 al 1987
- residente e collaboratore presso Comunità Betania di Marore
- addetto presso Cancelleria Vescovile
- canonico onorario della Cattedrale nel 2004
- ospite di Villa S. Ilario
- deceduto il 9 dicembre 2010

Rievocazione di don Luigi Valentini. Da Coltaro alla fondazione della chiesa di Maria Immacolata fino agli anni a Marore.
don Paolo, testimone della fede
Ricordo di don Ghezzi, morto il 9 dicembre 2010 a 90 anni
Il 14 ottobre 1987 don Paolo ha celebrato per la prima volta la Messa nella chiesa di Marore. La domenica precedente aveva salutato la parrocchia di Maria Immacolata, nella quale gli succedeva il nuovo parroco don Francesco Riccardi. Don Paolo proveniva dalla parrocchia di Coltaro quando, nell'ormai lontano 1969, il Vescovo mons. Pasini lo aveva chiamato ad iniziare una nuova parrocchia nel quartiere Lubiana, che stava crescendo con la stessa rapidità dei funghi.
Il ministero sacerdotale di don Paolo era iniziato a Noceto, subito dopo l'ordinazione avvenuta il 3 giugno 1944, come cappellano di mons. Copello. Quegli anni difficili delle vicende belliche, come quelli successivi della ripresa, hanno segnato don Paolo in modo decisivo con tante nuove iniziative pastorali che trovavano terreno favorevole nella
profonda tradizione cristiana di Noceto.
Poi l'esperienza di Coltaro: lì ha messo in pratica tutte le sue potenziali risorse e progettualità pastorali, tessendo con la sua gente una relazione diretta e significativa.
Conosceva le persone una per una e una grande attenzione ha sempre riservato alla cura dei giovani. Coltaro è stata la palestra che gli ha permesso di mettere a punto una modalità pastorale mirata, diretta alla trasmissione dei grandi contenuti della fede cristiana, desideroso anche di rinnovare le modalità e gli stili pastorali in una concezione moderna della comunicazione e dell'appartenenza.

L'evento del concilio ecumenico ha ridato alla chiesa nuovo vigore e rinnovati linguaggi, ha trovato don Paolo pronto e attento ad attivare con passione le nuove linee conciliari. La liturgia, la catechesi, la carità operosa e discreta , la corresponsabilità con i laici sono state le scelte che hanno caratterizzato tutto l'arco lungo e fecondo del suo ministero.
Nel 1987, a 67 anni, don Paolo chiese a mons. Cocchi di essere esonerato dalla impegnativa parrocchia di Maria Immacolata per lasciare a forze più giovani la prosecuzione del servizio parrocchiale. È così che don Paolo ha raggiunto Betania per continuare la fraternità sacerdotale con don Luigi, quasi segno di continuità ad una collaborazione precedentemente consolidata per sette anni all'Immacolata. Don Paolo si occupa delle celebrazioni nella cappella del cimitero, nella chiesa di Coloreto ed anche a Marore in uno spirito fraterno e di collaborazione. Segue la catechesi degli adulti e i corsi zonali di preparazione al matrimonio. Amico saggio e discreto, rimane per oltre vent'anni un punto saldo e indiscusso di riferimento per consigli, per la confessione, per la direzione spirituale.

Negli ultimi anni, quando sono giunti gli acciacchi dovuti all'avanzare dell'età ed anche ad alcune disavventure sanitarie, ha scelto serenamente di ritirarsi a Villa Sant'Ilario, a condividere ad altri confratelli anziani l'ultima stagione. Anche in quel contesto, pieno di attenzione e di premure, ha saputo donare la testimonianza serena e la grande fede che lo ha sempre caratterizzato.
E' stato sempre puntuale nei passaggi che le circostanze della vita gli chiedevano: anche alla morte ha sempre guardato con serena disponibilità e prontezza.
Nell'ultimo periodo, provato dalla precaria salute in modo irreversibile, ripeteva spesso: “ Aspetto che il Signore venga a prendermi “. Così lo scorso giovedì 9 ha concluso la sua stagione terrena lasciando in eredità la serena testimonianza della sua fede.         

(tratto da “VescoviPretiSuoreAmici” di  don Domenico Magri  I edizione - 2012)