Profili di preti: don Igino Cerati

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri.

DON IGINO CERATI
17 agosto 1924 –  13 marzo 2000

DonIginoCerati

E perchè dovremmo dimenticare il caro don Igino Cerati?
Ha dimostrato tanta fede e determinazione per diventare prete in età avanzata: basta pensare al coraggio e allo sforzo profuso nel passare dalla vita dei campi agli studi del Seminario. Non era un prete brillante, forse qualche volta lo abbiamo snobbato, ma ha fatto la sua parte per il regno di Dio nella Chiesa di Parma: anche lui va ricordato e ringraziato.

- nato a Casola di Tizzano il 17 agosto 1924
- ordinazione sacerdotale il 14 novembre 1982
- parroco di Agna, Ballone,Villula nel 1982
- rettore del santuario di Berceto nel 1989
- parroco di Carobbio e Musiara nel 1991
- parroco di Castrignano nel 1995
- deceduto il 13 marzo 2000

Carissimo don Gino,
abbiamo iniziato insieme il cammino di formazione in Seminario per rispondere alla chiamata del Signore e servire i nostri fratelli nella Chiesa (ottobre 1976). Insieme siamo stati stati ordinati Diaconi dal vescovo Amilcare Pasini nella Chiesa dello Spirito Santo (20.12.1981). Insieme siamo stati ordinati Presbiteri in Cattedrale dal vescovo Benito Cocchi (14.11.1982).
Insieme abbiamo condiviso momenti di ministero, di aggiornamento, di serena amicizia. Oggi il nostro essere insieme con il vescovo Cesare, con tanti confratelli, con i tuoi famigliari e con tanti amici è vissuto nel dolore e nella fede, ed è per dirti GRAZIE.
Avevi i capelli grigi, quando, dopo una vita di lavoro, di dedizione in famiglia, di impegno generoso nella società, sei entrato in Seminario. Sei diventato prete con tenacia, i capelli ormai bianchi, ma con un cuore sempre giovane.
Grazie don Gino per la tua testimonianza di fede e di coraggio, per l’esempio di umiltà nel ricominciare gli studi, per la gioia di servire nella Chiesa, per la tua disponibilità negli impegni pastorali (le diverse Comunità che hai servito ne sono una conferma). Grazie per l’esemplare accettazione della malattia di cui parlavi con semplicità in un fiducioso abbandono alla volontà del Signore: è stato il tuo ultimo, prezioso servizio.
Questa mattina nelle Lodi le parole del Salmo mi hanno fatto pensare a te, a quei monti che tante volte hai salito con semplicità e purezza di cuore, fino all’ultimo colle dove sta la croce, cammino quaresimale per te già sfociato nel giubilo della Pasqua.
Ho riletto la frase che tu avevi scelto e posta nel santino della tua Ordinazione Sacerdotale: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi, che annunzia la pace, messaggero di bene che annuncia la salvezza....” (Is. 52,7).
Grazie don Gino, perchè a questa “Parola” e a questo tuo desiderio, sei stato fedele fino all’ultimo.
Tutta la nostra Chiesa ti è riconoscente. 
don Giuseppe Mattioli – 15 marzo 2000

Le mie parole di ringraziamento al termine delle Esequie di Don Gino, Castrignano, 15 marzo 2000
Cerco di immaginare e rendere parola i sentimenti del nostro caro don Gino per ringraziare mons. Vescovo Cesare e il Vicario generale mons. Ranieri, non solo per la loro presenza, ma perchè hanno seguito con amore il doloroso cammino di don Gino.
Penso che don Gino non possa non sentire una particolare riconoscenza verso i nipoti, che in queste ultime settimane non lo hanno mai lasciato solo, assistendolo di giorno e di notte, e verso i suoi parrocchiani di Castrignano, che gli sono stati tanto vicini in questi mesi di malattia.
Don Gino ha affrontato con molta dignità e molta fede la sofferenza della sua malattia, ma è stato aiutato anche da tante persone sensibili, che gli hanno dimostrato molto affetto e molte attenzioni: don Franco Guiduzzi, che ormai, se mi si permette l'espressione, si è specializzato nella cura dei sacerdoti anziani e ammalati, l'amico fraterno don Giuseppe Canetti, tutto il personale di Villa San Ilario, dei reparti ospedalieri, delle Case di Cura Piccole Figlie e Val Parma di Langhirano e della Casa protetta Val Parma di Langhirano. E non vanno dimenticati tanti sacerdoti, che si sono avvicendati al suo capezzale per una visita, una preghiera e una parola di conforto. Consentitemi di dire che è soprattutto così che il Presbiterio diventa una realtà e non rimane una sterile teoria disegnata a tavolino.
Naturalmente meritate uno speciale ringraziamento voi tutti, qui presenti al funerale di don Gino: i sacerdoti, il sig. sindaco di Langhirano sen. Antonio Vicini, i parrocchiani di Castrignano, gli amici della sua terra natale e delle parrocchie dove lui ha svolto il suo generoso ministero sacerdotale: nel Cornigliese, nel tizzanese e a Berceto come rettore del santuario.
Grazie ancora a tutti!

(da ”VESCOVIPRETISUOREAMICI” don Domenico Magri   Prima edizione – 2008 - Likecube)


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