Diocesi di Parma

Profili di preti: don Ettore Paganuzzi

Profili di preti è una sezione dedicata alla memoria grata di presbiteri defunti, sezione costruita sui testi scritti da don Domenico Magri in alcuni libri e fino al settembre 2018, poi, come in questa pagina, da don Stefano Rosati.

Venerdì della XXVIII settimana del T.O.
«Rallegratevi nel Signore, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!»
(Sal 31,11)

Questa sera, secondo le parole del Salmo di oggi, si è rifugiato per sempre nel Signore


DON ETTORE PAGANUZZI
(29 luglio 1943 - 15 ottobre 2021)
Parroco di San Pancrazio e Fraore

Don Ettore PaganuzziHomo viator” (G. Marcel) “et peregrinans” (E. Paganuzzi) potrebbe essere la cifra, bella ed autentica, della sua esistenza e del suo ministero di parroco, che nel corso di 54 anni ha servito tante comunità dalla Montagna alla Bassa, passando per la Città e la Pedemontana. Un’esistenza sempre vigile, fino all’ultimo, quando con lucidità ha pianificato il “dopo di lui”; una fede profonda, “filosofica” e insieme “da bambino”, che è rimasta sempre quella della sua famiglia e delle genti dei suoi monti, nutrita di “preghiere antiche” come quelle che ascoltava chi lo assisteva o visitava al letto della sua ultima malattia. Ed espressa in un ministero intelligente e perciò umile e generoso.

Nato a Careno di Pellegrino Parmense il 29.07.1943, d. Ettore era stato ordinato nella Cattedrale di Parma il 18.06.1967. Subito è mandato vicario parrocchiale ed insegnante di religione alle medie a Fornovo Taro (1967-69). La prima stagione da parroco è in montagna: parroco ad Agna, Villula e Ballone nel cornigliese (1969-73) e parroco a Selva del Bocchetto e Cassio (1973-79). Successivamente è stato nella Bassa: parroco a San Polo di Torrile (1979-85) e poi in città come parroco di San Leonardo (1985-95).
È poi tornato in montagna come parroco di Monchio e di tutte le parrocchie del monchiese (1995-2000). Di seguito opera nella pedemontana come parroco di Sala e S. Vitale Baganza (2000-13). Ed infine come parroco di San Pancrazio e Fraore (2013-oggi).

Dalla sua Laurea in filosofia, conseguita nel 1973, ed in particolare dai filosofi dell’esistenzialismo cristiano, ma naturalmente e innanzitutto dalla sua fede e da quella del santo e fedele popolo di Dio, nasce un ponderoso volume, che rimane come un “simbolo” di lui e della parabola della sua vita umana, cristiana e ministeriale: “Pellegrini per un Millennio. Religiosità, religione e fede nelle Corti di Monchio” (in collaborazione con Giacomo Rozzi), pubblicato nel 1999 dall’Istituto Interdiocesano S. Ilario di Poitiers, per le Grafiche STEP, in vista del Grande Giubileo dell’Anno Duemila. Rende conto delle varie chiese e cappelle presenti sul territorio delle Corti, intrecciando la loro storia a quella della Chiesa. Sono riportate anche notizie sui Santi patroni e, particolarmente interessante, sulle forme di religiosità popolare, comprese preghiere e leggende. Ma soprattutto contiene profonde riflessioni filosofiche sull’uomo. Lo illustra una affascinante foto di copertina, che coglie il passaggio della cometa di Halley dal passo del Ticchiano. E’ lo stesso d. Ettore a commentarla: «La cometa è la pellegrina dell’universo, come l’homo viator che va alla ricerca del senso della vita. Avvolto dal mistero, l’uomo si interroga da sempre sul senso, su Dio e sul proprio vagare nel grande mare dell’essere. Tanti sono i colori della cometa che partano da un gran fuoco di luce come tante sono le scie luminose lasciate dall’uomo dietro di sé nel cammino: partono tutte da quell’unica fonte da cui il tutto promana. Anche la terra che si va avvolgendo nella tenebra notturna è ancora illuminata debolmente da quel sole che mai tramonta, perché continua a riscaldare la natura in procinto d’addormentarsi nella quiete della notte».

Grazie, d. Ettore, pellegrino sempre, pellegrino per sempre! Davvero tante sono le scie luminose che hai lasciate dietro di te nel tuo cammino. Grazie della “cometa” che sei stato per il nostro presbiterio, per la nostra Chiesa, per le comunità che hai amato e servito… anche “dopo di te”!

don Stefano Maria

Parma, 15 ottobre 2021
Memoria di S. Teresa di Gesù, vergine e dottore della Chiesa

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