Diocesi di Parma

Basilica e agorà: Educare il cuore e i sentimenti

LocandinaBasilicaeAgora2024cropPer il secondo anno consecutivo la Diocesi di Parma propone la rassegna di incontri in Cattedrale “Basilica e agorà”, cinque serate ospitate proprio nella Basilica cattedrale. Uno spazio aperto, un cantiere di idee, cultura, valori per tracciare un cammino comune - un sinodo - e un dialogo costruttivo tra Chiesa e società civile, chiamate ad affrontare oggi le comuni sfide della contemporaneità.

Al cuore dell’edizione di quest’anno sarà il tema educativo già evocato e sottolineato nel messaggio che il Vescovo mons. Enrico Solmi ha rivolto alla città in occasione della festa patronale di sant'Ilario. Quei cerchi concentrici della responsabilità educativa che il Vescovo richiama a sostegno delle famiglie vengono chiamati a proporsi, a raccontarsi e ad impegnarsi reciprocamente.

Nella società contemporanea i codici culturali e comunicativi evolvono a velocità accelerata, e le distanze tra generazioni paiono farsi sempre più ampie. Se infatti una divergenza nello sguardo sul mondo, sulla fede, sulla vita, sulle relazioni è fisiologico nella dinamica tra generazioni, tale divergenza deve essere sempre accompagnata dalla comprensione e dall’accoglienza dell’altro. Un diverso sguardo sul mondo, così come un diverso modo di raccontarlo fanno più bella e più profonda la nostra cultura. Ma oggi gli sguardi si fanno molto superficiali, assenti, non sanno dove fissare il proprio interesse, non sanno a chi o a cosa guardare con fiducia, e i codici comunicativi di molte persone si fanno sempre più poveri, scivolando in una tavolozza di silenzi che vanno dal mutismo degli anziani, che non trovano con chi parlare, al silenzio rassegnato di chi pensa di non aver nulla da dire, al silenzio di tanti giovani che si sono troppo presto arresi.

Educare il cuore ed educare i sentimenti. Questo il tema che Basilica e agorà si è data raccogliendo l’invito del Vescovo Enrico.

La nuova edizione sarà inaugurata martedì 12 marzo alle 21 con la presenza straordinaria del cardinale Pietro Parolinsegretario di Stato vaticano. La sua esperienza e il suo ruolo nella Chiesa universale ci offriranno un punto di vista autorevole sul momento storico che il mondo attraversa, ma anche ragioni per continuare a coltivare la speranza. La serata è specialmente dedicata ai giovani, su cui le ricadute del clima storico possono essere pesanti. Per questo il titolo scelto dal cardinale Parolin è “Egli è la nostra pace. Una città nuova con i giovani"; per quanto bui possano essere i tempi, non si deve mai rinunciare a costruire la pace attraverso il dialogo.

Venerdì 5 aprile alle 21 il prof. Domenico Simeone, ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l'Università Cattolica di Milano, affronterà il tema dell’educazione affettiva dei giovani: "Un cuore nuovo. Educare all'affetto e alle scelte dei giovani".

Venerdì 19 aprile alle 21 Paola Bignardi, pedagogista, ricercatrice e per diversi anni coordinatrice dell’Osservatorio giovani presso l’Istituto Toniolo, dialogherà con alcuni giovani della FUCI di Parma sulle "Metamorfosi del credere. Fede e pratica religiosa nella percezione delle nuove generazioni".

Venerdì 24 maggio alle 21 Alberto Triola, manager culturale, già sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Toscanini, parlerà di "Un canto nuovo. Il potenziale formativo dell’arte", con particolare riferimento alle esperienze di avvicinamento dei giovani alla fruizione dell’arte e all’espressione artistica.

L’ultimo incontro si terrà all’Abbazia di Fontevivo venerdì 7 giugno alle 17:30 con questo titolo: "Si cuncta valde bona, quomodo omnbia vanitas? i dubbi dell'esistenza affermati da Quoeleth, interpretati da Girolamo, trasfigurati dalla musica".
L’appuntamento, dedicato alla patristica, proporrà brani del commento di san Girolamo al libro del Qohelet illustrati da don Sincero Mantelli; Anna Mancini al flauto e d. Lorenzo Montenz all’arpa eseguiranno alcuni intermezzi.

Quest’anno a Basilica e agorà si affianca una seconda rassegna: "Un canto nella notte", tre concerti introdotti da una meditazione biblica tenuta da mons. Vescovo. L’intento è quello di offrire una sorta di dittico, un duplice accesso alla complessità dell’impegno educativo: discorsivo e dialogico quello di "Basilica e agorà", emozionale e artistico quello di "Un canto nella notte".

Come ricorda il Vescovo nel messaggio alla città, mentre Parma predispone la propria candidatura a Capitale europea dei giovani, siamo tutti chiamati a mettere a disposizione risorse ed esperienze per stringere un patto educativo incisivo e fecondo. La Chiesa di Parma non solo non si tira indietro, ma apre il cuore della propria vita liturgica alla fruizione libera e piena, offrendo la Cattedrale non solo all’ordinaria accoglienza liturgica, ma rendendola spazio di dialogo e reciproca conoscenza e cassa di risonanza della migliore tradizione musicale.

Le prime due serate si terranno in cattedrale sabato 6 aprile con il Coro della Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci diretto da Adriano Caroletti, e mercoledì 12 giugno con il coro statunitense The New American Voices choir diretto da Z. Randall Stroope. L’ultima serata sarà invece all’abbazia di Fontevivo con Tania Bussi che, accompagnata all’arpa da Lorenzo Montenz proporrà una scelta di arie del XVIII secolo sul tema della speranza.

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