La catechesi

Il centro vivo della fede è Gesù Cristo. Solo per mezzo di Lui gli uomini possono salvarsi; da Lui ricevono il fondamento e la sintesi di ogni verità; in Lui trovano “la chiave, il centro e il fine dell’uomo nonché di tutta la storia umana”. Cristiano è chi ha scelto Cristo e lo segue. In questa decisione fondamentale per Gesù Cristo, è contenuta e compiuta ogni altra esigenza di conoscenza e di azione della fede. La Chiesa, quindi, deve predicare a tutti Gesù Cristo e fare in modo che ogni cristiano aderisca alla sua divina persona e al suo insegnamento, sino a conoscere e vivere tutto il suo “mistero”.

Scegliendo Gesù Cristo come centro vivo, la catechesi non intende proporre semplicemente un nucleo essenziale di verità da credere; ma intende soprattutto far accogliere la sua persona vivente, nella pienezza della sua umanità e divinità, come Salvatore e Capo della Chiesa e di tutto il creato.

Unita in modo ineffabile al Signore è Maria, che “nella Chiesa santa occupa, dopo Cristo, il posto più alto e il più vicino a noi”. In Lei, la “piena di grazia” e il “modello della Chiesa”, si manifesta in modo eminente il dono dello Spirito Santo. In Lei, preservata da ogni macchia di peccato originale, liberamente e totalmente fedele al Signore, assunta alla gloria celeste in anima e corpo, lo Spirito Santo ha già pienamente attuato e manifestato la sua missione. La catechesi deve costantemente collegarla con il mistero di Cristo e della Chiesa, in Lei già pienamente compiuto, e deve guidare i fedeli a comprendere e vivere, nella devozione alla Madonna, quel medesimo mistero.

"Rivelando il mistero del Padre e del suo amore", Gesù Cristo "spiega anche pienamente l’uomo all’uomo": gli fa noti gli elementi essenziali della sua vocazione, nonché le tappe del suo itinerario nella comunità di salvezza. Così, nel mistero di Cristo “trova vera luce il mistero dell’uomo”. L’uomo, unità di anima e di corpo, è stato creato in Cristo per una nuova vita: per ricevere dal Padre il dono dello Spirito di Cristo e diventare in tal modo figlio di Dio, configurato al Figlio proprio e bene amato, Gesù Cristo. È il dono per il quale l’uomo viene trasformato dallo Spirito Santo, ed entra con Dio in un rapporto di vita assolutamente gratuito: nasce la “nuova creatura”, l’“uomo nuovo”. Questa elevazione soprannaturale è l’aspetto essenziale e specifico che caratterizza l’antropologia cristiana nei confronti di ogni altra antropologia.


catechesi


Anche la creazione divina dell’universo e dell’uomo, già insegnata dalla prima pagina della Bibbia, deve essere illuminata da quella prospettiva. La verità della creazione non va considerata semplicemente come dottrina a sé stante, ma in funzione della salvezza soprannaturale operata da Gesù Cristo. La creazione del mondo è la prima tappa della storia della salvezza; e in particolare, la creazione dell’uomo costituisce il primo dono e il primo invito a lui verso il supremo traguardo della glorificazione in Cristo. Per questa ragione, ogni elemento costitutivo dell’uomo nella sua realtà creaturale, soprattutto la sua libertà spirituale, riceve il pieno significato in ordine al dono della grazia. La grazia richiede all’uomo libera risposta e libera adesione in Gesù Cristo all’iniziativa di Dio.

Perciò il cristianesimo, per intrinseca vocazione, mira a proteggere, fortificare, promuovere la libertà della persona, indispensabile condizione alla sua crescita nella grazia; e nella libertà, racchiude e promuove, come nel loro vertice, tutti i valori umani che sono ordinati a costruirla. L’uomo d’oggi, attento ai valori umani e soprattutto al valore della libertà, trova risposta nel messaggio cristiano, che è messaggio di suprema libertà. Occorre però convincerlo, con una catechesi adatta, che il supremo esercizio di questa libertà, affrancata dal peccato e da ogni condizionamento, sta nella fondamentale opzione con la quale egli si apre al dono soprannaturale di Dio.

La catechesi è destinata a tutti i fedeli: tutti sono chiamati da Dio alla salvezza nella verità e nella grazia. La fede in Cristo e il Battesimo, che sono l’inizio della vita cristiana, hanno una dinamica interiore, che deve svilupparsi sino a far raggiungere al battezzato la misura della maturità perfetta in Cristo. Per molti, i termini catechismo o catechesi evocano un insegnamento rivolto quasi esclusivamente ai fanciulli, senza sviluppi nelle età successive. Crescerebbe così l’uomo e non crescerebbe in lui il cristiano.Occorre invece comprendere che, in tutte le età, il cristiano ha bisogno di nutrirsi adeguatamente della parola di Dio. Anzi, gli adulti sono in senso più pieno i destinatari del messaggio cristiano, perché essi possono conoscere meglio la ricchezza della fede, rimasta implicita o non approfondita nell’insegnamento anteriore. Essi, poi, sono gli educatori e i catechisti delle nuove generazioni cristiane.


(Tratto da "Il rinnovamento della catechesi" - Documento base per la redazione dei catechismi, Episcopato Italiano, 1970)


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