La ristrutturazione della chiesa (2022-2023)

La chiesa di Sorbolo è stata completamente ristrutturata e rinnovata nel 2022; precisamente il cantiere è stato aperto lo 01/06/2022 e i lavori sono terminati a febbraio 2023, con inaugurazione ufficiale il 19/02/2023, in occasione della festa dei Santi Patroni Faustino e Giovita. Durante tutto quel periodo, il Cinema Teatro Virtus ha ospitato le celebrazioni e tutte le attività che normalmente si svolgono in chiesa.

Alla celebrazione di inaugurazione erano presenti anche le autorità civili di Sorbolo (tra cui il sindaco, i rappresentanti dell’amministrazione comunale e le autorità militari in alta uniforme), la nostra corale di Sorbolo “L’Incontro musicale” (il cui canto ha aiutato le tante persone che hanno gremito la chiesa ad innalzare lodi al nostro Dio e a vivere al meglio l’Eucaristia) e il Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi, che ha celebrato la S. Messa.

L’1 dicembre 2022 i sorbolesi avevano avuto i primi indizi che ormai i lavori stessero volgendo al termine, quando al mattino hanno sentito nuovamente il rintocco delle campane, che per mesi erano rimaste silenziose.

I lavori di restauro e ristrutturazione hanno visto all’opera muratori, archeologi, restauratori, pavimentisti, elettricisti, idraulici al fine di restituire alla popolazione una chiesa recuperata e migliorata.

Prima dell’inizio dei lavori, tante erano le problematiche della chiesa. La situazione evidenziava principalmente umidità di risalita sui muri perimetrali e sui pilastri che scandiscono le navate, provocando efflorescenze saline sia all’interno che all’esterno della chiesa. Inoltre queste risalite di umidità avevano provocato il deterioramento dell’apparato decorativo presente sui muri e sugli altari laterali, con particolare riferimento alle decorazioni a stucco. Anche nella pavimentazione in cotto erano visibili manifestazioni di umidità che provocavano piccole scagliature e alterazione cromatiche. Per quanto riguarda tutto l’apparato pittorico, sia della navata che del presbiterio, esso presentava segni di deterioramento dovuti al deposito di polvere. Le facciate esterne presentavano porzioni di rigonfiamenti degli intonaci e screpolature dei tinteggi, specie in prossimità di cavillature, che nel tempo hanno consentito all’acqua di penetrare al disotto della pellicola pittorica interessando anche l’intonaco sottostante.

Alla luce di quanto emerso dall’indagine preliminare, si è provveduto ad eseguire interventi di restauro e risanamento conservativo adeguati che di seguito riassumiamo.

Intonaci esterni. Oltre alla rimozione dell’intonaco della zoccolatura, si è proceduto a rimuovere tutte quelle parti di intonaco ritenute non coese con il supporto murario. Si è reso necessario anche effettuare alcune ricuciture su murature che presentavano fessurazioni. A completamento si è realizzato un intonaco macroporoso traspirante per esterni a base di calce.

Tinteggi esterni. La precedente colorazione delle facciate in pittura acrilica con tonalità pallida aranciata e rosata è stata modificata di tono in accordo con la Soprintendenza e previa analisi stratigrafica per la ricerca delle colorazioni antiche e l’utilizzo di pittura ai silicati di potassio.

Pavimentazioni esterne. È stata rifatta la pavimentazione del piazzale antistante la canonica con una nuova pavimentazione in cubetti di porfido. Durante i lavori sono emersi tratti di murature che potrebbero essere attribuite ad una antica torre campanaria.

Pavimentazione esterna in porfido

Intonaci interni. Sono stati eseguiti: la totale demolizione dell’intonaco sino all’altezza di circa 150 cm lungo i muri perimetrali, con cura di salvaguardare eventuali tracce pittoriche e decorative rinvenibili; il rifacimento dell’intonaco a calce per consentire una migliore traspirabilità delle murature.

Apparato pittorico e decorativo interno. Si è proceduto ad una pulizia “a secco” con la tecnica di spazzolatura e spugnatura di tutte le superfici verticali e orizzontali, al fine di rimuovere la patina di annerimento superficiale e recuperare quindi la lettura cromatica originale. Con particolare riferimento alle superfici pittoriche del presbiterio, si è proceduto alla sistemazione delle fessurazioni e l’integrazione delle parti acquerellate.

Pulitura del soffitto

Volta di una cappella laterale dopo la pulitura

Altari laterali. Gli altari laterali presentavano, sulle superfici frontali e laterali, delle esfogliazioni che sono state trattate con integrazioni e consolidamento degli stucchi con ceratura superficiale.

Pavimentazione interna. La pavimentazione esistente in cotto levigato presentava patologie prevalentemente riconducibili all’umidità trasmessa per contatto diretto degli strati sottostanti. Nella demolizione della pavimentazione esistente per la messa in opera del riscaldamento a pavimento sono stati portati alla luce ulteriori fondazioni della chiesa cinquecentesca oltre a quelle che erano già visibili dalle grate posizionate nel pavimento. Dopo la demolizione si è provveduto alla realizzazione di una stratificazione sottostante, utile all’alloggiamento del nuovo impianto di riscaldamento a pavimento. La nuova pavimentazione è stata realizzata con piastrelle in cotto in vari formati e con impasto rosato e paglierino tipici della tradizione padana.

Posa del riscaldamento a pavimento

Posa del pavimento

Restauro del coro in fondo al presbiterio. Il coro in legno, di forma semicircolare, collocato in fondo all’abside, è stato riportato al suo antico splendore.

L'interno della chiesa dopo l'inaugurazione

Dopo l’inaugurazione della chiesa, i lavori sono continuati: sono stati restaurati i banchi in legno, è stato collocato il nuovo confessionale e sono stati realizzati i nuovi arredi della sagrestia, dove verranno sistemati i paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose. L’Ufficio Liturgico Diocesano ha espresso parere positivo per la realizzazione degli arredi da collocare nel presbiterio (sedute sacerdoti, ambone e tabernacolo), si attende l’autorizzazione definitiva da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali.

L'interno della chiesa con i banchi restaurati

Nella chiesra ristrutturata sono anche state collocate le 14 stazioni della Via Crucis (bassorilievi in terracotta raffiguranti la passione e la morte di Cristo) che, dopo il terremoto del 1971, erano state riposte in solaio. Il tempo ne aveva compromesso i colori e la bellezza, ma il paziente e sapiente lavoro di restauro dell'artista sorbolese Francesco Pignalosa e della moglie Rosanna Castellano le ha recuperate e riportate all'originario splendore. 

Francesco Pignalosa e Rosanna Castellano al lavoro

Si sta inoltre procedendo alla sistemazione dell’impianto di illuminazione per valorizzare i lavori di restauro eseguiti sulle pareti interne della Chiesa. È previsto altresì il completamento e l’attivazione dell’uscita verso la piazzetta antistante il Bar Pippo, con relativo miglioramento dell’accesso alla cripta.

L’elenco degli interventi potrebbe continuare, ma occorrono importanti disponibilità finanziarie. Ci auguriamo che, come sempre, la generosità dei parrocchiani sia di aiuto a completare i lavori.

Per aver collaborato con competenza e professionalità alla realizzazione dell’intervento di restauro e risanamento della Chiesa Parrocchiale, la comunità di Sorbolo ha conferito una pergamena, in occasione della Festa dei SS. Patroni 2023 a: Arch. Cecilia Merighi, Arch. Claudia Zanichelli, Arch. Giacinta Dotti (Studio Artinmente), Dott.ssa Cristina Anghinetti (Studio Abacus), Gruppo Rivotti, Dario ed Enrico Pallini, Termoidraulica Zoni, Impresa edile Frignani, Arch. Cristian Prati e Dott. Marco Podini (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio), Arch. Sabrina Giorgi (Beni Culturali Diocesi di Parma).

Un grazie speciale va a Stefano Baroni, a cui è stata conferita l’Onorificenza dei Santi Patroni, per essersi sobbarcato la non facile opera di coordinamento dei lavori di restauro della chiesa (oltre a svolgere con passione e grande generosità, in termini di tempo e disponibilità, innumerevoli e preziosi servizi nella Caritas, nell’oratorio Don Bosco e nel Centro Pastorale).

Infine un grandissimo e affettuoso ringraziamento va alla persona che con la sua importante donazione ha reso possibile tutto questo: la nostra cara benefattrice Luciana, una signora semplice e con il cuore grande, che già altre volte, in passato, non aveva mancato di mostrare la sua sensibilità e la sua generosità verso le necessità della parrocchia e del paese. Durante la Messa è stata presentata al Signore perché non manchi di ricompensarla per il tanto bene fino ad ora compiuto.